La diatriba del vino nel paese di Pulcinella

Nel paese di Pulcinella c'è una legge, ormai millenaria, che ha stabilito il vino come unica bevanda alcolica consentita all'interno dei confini comunali. 

Al compimento del diciottesimo anno di età, ogni cittadino del paese di Pulcinella ha facoltà di scegliere se rimanere astemio o bere il vino. Naturalmente la condizione di astinenza dal vino può essere interrotta in qualsiasi momento a condizione che si sia raggiunta la maggiore età. Una volta interrotta la condizione di astinenza il cittadino è però obbligato a una sorta di fedeltà nei confronti della bevanda prodotta dal frutto della vite, che richiede di bere almeno un bicchiere di vino a settimana.
Nessun limite viene imposto sul tipo di vino che è possibile bere: bianco, rosso, rosato, dolce o secco, frizzante o fermo. Qualsiasi tipo di vino è ammesso, ma nello stesso tempo è assolutamente vietato bere qualsiasi altra bevanda alcolica. E' ben noto che in paese alcuni bevano di tanto in tanto anche della birra, del whisky o della vodka e la legge solitamente chiude un occhio. L'importante è farlo con una certa prudenza senza farne eccessiva mostra. Ciò che è severamente vietato è la fedeltà a una bevanda alcolica diversa dal vino.
Linguaggi | Semiotica | Famiglia | Società | Politica | SociologiaOggi in consiglio comunale, per la prima volta dopo secoli di storia, si discute l'eccezionale possibilità di cambiare questa legge millenaria.
Dottor Balanzone: - E' una questione di civiltà, signori! Guardate bene cosa succede al di là dei nostri confini. Nel Paese della Cuccagna, a Eldorado, Atlantide, nelle Terre del Barone Piscitello. Ovunque, e ripeto e sottolineo ovunque, è possibile essere fedeli a altre bevande alcoliche e noi qui cosa facciamo? Legati alla nostra arretratezza ormai storica ci priviamo di quella che altrove è da anni la normalità!"
Arlecchino - Ma quale normalità! Ma per favore... depravazione signor mio, depravazione! Prendiamo esempio per le cose buone che vengono dagli estranei, ma non importiamo nelle nostre strade e nelle nostre osterie l'abominio!
Signor Pantalone - Troglodita! Siete un troglodita ignorante signor Arlecchino! Legga, studi, si faccia una cultura!
Arlecchino - Ma io leggo...
Colombina - Seh... I giornalini di Paperino.
Rugantino - Carmi, carmi... non semo qua pe' litigà tra noi, dobbiamo decide quer che è meglio per il popolo. E' la responsabilità di noi che governamo.
Arlecchino - Allora sentiamolo il popolo! Il popolo è sovrano o no? Siamo in democrazia o no? Decida il popolo allora, si faccia un referendum!
Dottor Balanzone - Sarebbe comodo siur Arlecchino, per quell'ignoranti come voi. Questo è populismo. E' responsabilità della politica guidare la gente verso ciò che è civile e non lasciare che l'ignoranza e il sentimento del momento prevalga. Lei deve leggere di più signor Arlecchino!
Arlecchino - Ma io leggo, e tanto anche! E non solo i giornaletti di Topolino, se proprio lo vuol sapere!
Colombina - Infatti. Leggi pure quelli di Paperino.
Signor Pantalone - Sono d'accordo con l'esimio collega Balanzone. E' responsabilità del governo guidare il popolo a più grandi sentimenti e ragioni. Non possiamo per codardia lasciare al popolino fare scelte per le quali non hanno le adeguate conoscenze.
Dottor Balanzone - La ringrazio signor Pantalone, ma mi preme precisare che la nostra colleghitudine si limita a questa nostra attività nel consiglio comunale. Io sono un dottore, un luminare, non un ragioniere senza scrupoli come lei!
Rugantino - Carmi, carmi. Signori, abbiamo iniziato a litigare prima ancora che sia stata letta la proposta di modifica alla legge sul vino. Ascoltiamo e poi apriamo la discussione. Signora Colombina, la prego, ci dia lettura della proposta.
Colombina - Nuovo Regolamento comunale proposto della signora Rosaura Pantalone: Si richiede la parificazione delle altre bevande alcoliche, e in particolare del whisky e della vodka, al vino, quindi la possibilità per un cittadino del Paese di Pulcinella di poter dare la sua fedeltà anche a queste bevande, oltre che al suddetto vino.
Arlecchino - Abominio! Rosaura degna figlia di suo padre! Distruttrice delle tradizioni e della società. Tutti conosciamo il potere destabilizzante e nocivo di queste bevande! Scandalo, colleghi, scandalo! Cosa mai ci toccherà vedere nelle nostre strade e nelle nostre piazze se questo regolamento dovesse mai passare!
Brighella - Ma cosa vuoi vedere bifolco! Ma quanti bevitori di vino si vedono ogni giorno ubriacarsi e dare in escandescenza? Quanti bevitori di vino che di nascosto, quando nessuno li vede, vanno in giro a bere birra di contrabbando?
Arlecchino - Ma una birretta ogni tanto... anche al più fedele dei bevitori di vino può capitare e poi cos'è una birra? quattro o cinque gradi di alcol non fanno male a nessuno... i 40 di un whisky o di una vodka invece, quelli si che fanno i danni!
Signor Pantalone - Eccolo il bifolco! Fedeltà al vino e poi una scappatella con la birra è concessa! Questa è la sua coerenza... ignoranza, ignoranza!
Arlecchino - Certo signor Pantalone, coerenza, come la sua e quella di sua figlia. Che business sta progettando sulla commercializzazione del Whisky e della Vodka, quanti soldi ci farà? Ci dica, ci dica. Ci erudisca signor Pantalone!
Dottor Balanzone - Ma quali soldi e business! Signori stiamo parlando di una questione di civiltà, siamo o non siamo una società civile?
Colombina - Be' secondo me servirebbe che anche gli osti esprimano la loro opinione. In fondo dovranno essere loro a mescere whisky e vodka nelle coppe per i loro clienti e poi con i barrique di quelle bevande dovranno convivere per mesi e mesi prima che si svuotino. Oggi il vino che vendono se lo producono da soli, mentre queste nuove bevande dovranno acquistarle da altri... e si sa che tra l'oste e il barrique, dopo tanti mesi di convivenza, si crea una sorta di simbiosi.
Brighella - come fanno già oggi con la birra, che di certo non si producono da soli, signora Colombina...
Mentre la discussione si fa sempre più accesa entra nella sala consiliare il sindaco Pulcinella. Subito scende il silenzio tra i consiglieri. Arlecchino, velocissimo si avvicina al sindaco prendendolo sotto braccio e portandolo fuori dalla sala, nella quale si accende subito un susseguirsi di mormorii.
Dottor Balanzone - Signor Pantalone, s'è fatto fregare da quel servo dell'Arlecchino... adesso proverà a portare il sindaco dalla sua parte e per noi sarà più difficile far valere le nostre ragioni e far passare il nuovo regolamento che porta il nome di quella santa di sua figlia!
Signor Pantalone - Io mio sono fatto fregare? Perchè, non poteva prenderlo lei sotto braccio il sindaco e illuminarlo con tutta la sua dottorosità?
Intanto fuori dalla sala Arlecchino sussurra il suo pensiero a Pulcinella. In fondo la sua fazione era alleata con quella del sindaco e quindi si sentiva bene in diritto di far valere le sue ragioni, anche se era ben noto che i Panatalone, padre e figlia, militavano nello stesso partito di Pulcinella.
Arlecchino - Allora Pulcinella, che ne pensi? In fondo tu un tempo stavi dalla nostra parte... la tua storia politica parla chiaro del buon rapporto che hai col vino!
Pulcinella - Eh si, a me il vino piace e piace assai! Tutte queste nuove bevande, o drink, come si dice adesso, proprio non riesco a concepirle... Che gusto ci troveranno?
Arlecchino - E lo spritz sindaco? Lo spritz? Un buon prosecco mischiato a chissà quali schifezze!
Pulcinella - Lo Spritz? Ma io aggiungerei tutti i tipi di cocktail, ma come si può?
Arlecchino - Allora sei d'accordo con me? Dobbiamo insieme, e soprattutto tu che sei il  sindaco, fare quanto in nostro potere per evitare che il regolamento possa passare.
Pulcinella - Eh, no, caro amico.
Arlecchino - Come no? E quello che abbiamo detto fino ad ora?
Pulcinella - Una cosa è il mio pensiero personale, un'altra sono le ragioni della politica... Oggi bere Whisky e Vodka è di moda. Fare un aperitivo con un cocktail prima di cena è glamour. Con tutta la fatica che ho fatto a creare questa mia immagine di progressista, prendere una posizione come la tua mi farebbe sembrare subito un conservatore. Non se ne parla!
Arlecchino - E le conseguenze sui nostri cittadini?
Pulcinella - Quello non è importante. Ciò che conta è l'immagine, non l'essenza. L'apparire e non la sostanza. Io continuerò a essere fedele al mio vino, gli altri facciano quello che gli pare!
Arlecchino - Ma stai dicendo davvero?
Pulcinella - Amico mio, è un processo che non si può fermare. Potremmo ritardarlo, ma prima o poi, in un modo o nell'altro ci si arriverà comunque. E quindi perchè rischiare la mia immagine politica? Non se ne parla affatto. E poi, dimmi Arlecchino, chi siamo noi per dire che il vino è meglio del whisky o della vodka e che i nostri concittadini debbano bere solo vino?
Arlecchino - Ma la tradizione. Il bene comune...
Pulcinella - Perchè, tu hai sempre lottato per il bene comune? O forse prima di tutto per i tuoi interessi?
Arlecchino - Per la verità, Pulcinella, per la verità!

Pulcinella - La veirità, amico mio, non esiste. Almeno non esiste in questo mondo.

Arlecchino - Ma un limite, almeno un limite, non pensi che sia necessario?
Pulcinella - Certo, che penso sia necessario. Un bicchiere di whisky vale molto più che uno di vino. Contiene molto più alcol. Invece questi pazzi dei Pantalone e di Balanzone non vogliono limiti. Se per il ritiro della patente basta che ti trovino alla guida con in panza due bicchieri di vino, lo stesso dovrà valere anche per il whisky e la vodka. Se oggi gli osti possono mescere al massimo mezza bottiglia di vino per Cliente per sera, lo stesso dovrà essere per whisky e vodka.
Arlecchino - Ma Whisky e Vodka contengono molto più alcol!
Pulcinella - Lo so, amico mio. Ma dovrebbero essere gli osti a parlare e far valere le loro ragioni, più di tutti gli altri cittadini...
Arlecchino - Lo diceva anche Colombina, sei con noi allora?
Pulcinella - No, caro amico. Una legge si dovrà fare. Sei d'accordo con me che non è giusto vietare la preferenza di un concittadino per una bevanda alcolica diversa dal vino?
Arlecchino - Certo che si, ma sui limiti?
Pulcinella - Libertà di coscienza, libertà di coscienza, amico mio.
Arlecchino - Ma così sarà la rovina della nostra società!
Pulcinella - Ma se la legge consentirà di bere Vodka e Whisky, significa che tu dovrai berli per forza? Sarà il tuo esempio a mostrare agli altri la superiorità del vino come bevanda alcolica! Certo quando tutti bevevamo solo vino era più bello. Si poteva parlare e esprimere le proprie opinioni con maggiore libertà. Si stava più insieme. Eravamo meno individualisti.
Arlecchino - Si, è vero... ma i limiti?

Pulcinella - Libertà di coscienza, libertà di coscienza, amico mio.

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