Batman: Un carnevale punk postmoderno


In occasione della prossima uscita al cinema di "Batman v Superman: Dawn of Justice", prevista per il 23 Marzo, di seguito riporto un estratto dal libro "Nuvole 2.0 - Pantheon Contemporaneo" (disponibile su Amazon al seguente link: Nuvole 2.0) . 

Il testo seguente è estratto dal paragrafo "Un carnevale punk postmoderno: gli oppositori", che descrive i principali avversari di Batman. 

E' solo una parte dell'intero paragrafo e quindi troverete citati solo alcuni dei tanti villain che deve combattere il Cavaliere Oscuro.

Fumetti Supereroi | semiotica | Frank Miller


Per esaminare le altre principali figure attanziali che compaiono nei fumetti di Batman ritorniamo alle origini del personaggio negli anni Quaranta.

A Giugno 1940 anche Batman, come era successo perSuperman, si merita una rivista completamente dedicata alle sue avventure. La National, futura DC Comics, pubblica il numero Uno di Batman, con i testi di Bill Finger ed i disegni di Bob Kane (assistito nel primo episodio, The Legend of the Batman - Who He is, and How he Came to Be, da Sheldon Moldoff, e negli altri 4 da Jerry Robinson). 

Nel primo racconto vengono rinarrate le origini di Batman, sostanzialmente in maniera simile a  quanto raccontato nel numero 33 di Detective Comics, aggiungendo qualche ulteriore particolare.

La successiva storia The Joker, introduce la nemesi del Cavaliere Oscuro, il suo oppositore per antonomasia, uno dei criminali più noti della narrativa a fumetti, reso famoso anche dalle ottime interpretazioni cinematografiche di attori come  Jack Nicholson (nel filmBatman di Tim Burton del 1989) e Heath Ledger (ne Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan del 2008). 

La sua maschera da clown, la figura snella con vestiti sempre sgargianti, il suo ghigno malefico sono intrinsecamente un’ode all’opposizione semantica. Il sorriso segno di dolcezza e di clemenza che diventa simbolo di malvagità, la luce dei colori sgargianti che diventano oscurità dello spirito, la missione del pagliaccio che dispensa allegria e sorrisi che si fa portatrice di dolore e sofferenza. Man mano che le storie del Cavaliere Oscuro diventano più mature e complesse il personaggio di Joker assume sfaccettature nuove e particolari. Il supercriminale non sembra più desiderare semplicemente il potere e la ricchezza, il suo oggetto del desiderio, nel senso greimasiano del termine, diventa l’annientamento del suo antagonista, la sua completa distruzione, fisica e morale. A sua volta Batman vede in lui un altro se stesso: se Robin rappresenta la sua parte buona, il lato luminoso del suo spirito, Joker è invece la sua parte oscura, i suoi istinti più feroci ed incontrollati. Ritorniamo alla sua prima apparizione nel numero 1 di Batman, nel quale compare in due episodi. In The Joker il villain si presenta non come un comune criminale, ma un sadico psicopatico che annuncia i suoi colpi per sfidare il potere, sia delle istituzioni pubbliche che della malavita.  Non esita infatti ad uccidere i ricchi proprietari di rari e preziosi gioielli, un gangster della mafia ed un giudice. Riesce a mettere in difficoltà anche Batman riuscendo a rapire Robin, un preludio di quello che avverrà con risultati più tragici a Jason Todd negli anni Ottanta. Il marchio di fabbrica dei suoi delitti sono i corpi delle vittime che vengono sempre ritrovati con un ghigno dipinto sul viso, causato dal letale gas Smilex. Naturalmente l’episodio si conclude con la cattura diJoker che fallisce l’ultimo suo colpo e viene sbattuto in prigione dal dinamico duo. Il primo volume di Batman si chiude con un’altra storia che vede come antagonista nuovamente il Joker nell’episodio The Joker Returns. Il villain fugge dal carcere dopo solo due giorni dalla sua cattura, per ritornare a sfidare Batman e l’intera Gotham City in cerca di vendetta, con il solito stile di preannunciare i colpi prima di compierli. Ancora una volta Joker mette in seria difficoltà il dinamico duo, ma nella lotta finale corpo a corpo tra l’uomo pipistrello e il criminale, quest’ultimo finisce per essere infilzato al petto dal suo stesso pugnale. Quando arriva la polizia per prelevare il cadavere di Joker si scopre che il criminale è ancora vivo e quindi potrà tornare negli episodi successivi. Le sue partecipazioni ai racconti su Batman si svolgono da allora in un continuo alternarsi tra atmosfere drammatiche e caricaturali, all’interno di un’ambientazione fatta di numerosi villain che trasformano Gotham City in una sorta di palcoscenico di una psichedelica Commedia dell’Arte. Il Joker non è semplicemente un personaggio, l’antagonista per eccellenza di Batman, ma assume il ruolo della Tentazione, della Prova, il demone che sopravvive nell’animo del supereroe sin da quando i suoi genitori sono stati uccisi ed un pipistrello è entrato da una delle finestre del suo maniero trasformandolo definitivamente nel Cavaliere Oscuro. Joker da personaggio solido e tridimensionale si trasforma in semplice linea monodimensionale di demarcazione, il confine tra Bene e Male, tra Giustizia e Vendetta.
Nella miniserie ‘Lovers and Madmen’ (Amanti e pazzi) Joker non esita a mettere alla prova questa convinzione in Batman e, ritenendo che l’eroe affermi che ‘tutta la vita conta’ solo per ipocrisia, si lascia cadere dal tetto di un grattacielo. […] La tentazione di lasciar morire Joker esiste ed è anzi proprio questa tentazione che rende il personaggio più umano e la sua scelta più sofferta e drammatica. Batman può violare le proprie convinzioni e liberarsi di un problema immenso, oppure può salvare un omicida di massa e condannare se stesso a contrastare i crimini che Joker commetterà in futuro. Ma, dopo un istante di esitazione, alla pagina successiva la scelta di Batman è chiara e netta: ‘La vita conta. Per mano mia o no, l’omicidio è una violazione della mia anima. Non importa quanto mi farebbe sentire bene”. E con un tuffo acrobatico, tra l’altro mettendo a repentaglio la propria stessa vita, Batman afferra Joker e lo deposita al suolo, pronto per il manicomio di Arkham, e non per il cimitero.
[Marco Arnaudo, Il fumetto supereroico: mito, etica e strategie narrative, Pg. 100]

Lovers & Madmen è una miniserie, pubblicata tra il Settembre 2007 ed il Febbraio 2008, che appare sui numeri dal 7 al 12 della testata Batman Confidential, scritta da Michael Green con la parte grafica affidata a Denys Cowan. 

In questa saga vengono rinarrate le origini di Joker: il futuro supervillain è un piccolo criminale chiamato Jack che durante una rapina prende in ostaggio Lorna Shore (la donna che Bruce Wayne frequentava in quel periodo), ferendola quasi mortalmente per coprire la sua fuga. In un impeto di rabbia Batman lo colpisce con il Batarang (il suo boomerang ipertecnologico) che gli taglia le guance da entrambi i lati disegnando sul  viso del criminale quel sadico sorriso che ne farà il Joker. Disperato al capezzale della sua amata, che lotta tra la vita e la morte in ospedale, Bruce fa una soffiata ad un boss mafioso di Gotham, a cui Jack aveva fatto uno sgarro, informandolo del covo in cui si nasconde il malvivente. La banda del boss rintraccia Jack e durante l’inseguimento in una fabbrica di prodotti chimici ne causano la caduta in una vasca contenente sostanze solventi ed antipsicotiche. Mentre tutti lo credono morto Jack riemerge dagli scarichi dello stabilimento, con la pelle completamente sbiancata, i capelli viola ed il vestito marrone che ha cambiato anch’esso il suo colore in viola: è nato il Joker. Le sostanze chimiche, oltre a cambiarlo fisicamente, hanno amplificato la sua psicosi, ma anche la sua intelligenza e la sua resistenza fisica. Il neonato villain conquista il controllo della criminalità di Gotham City e comincia a razziare la città con i suoi scagnozzi. Nel frattempo Bruce Wayne non riesce a riprendersi dalla depressione causata dai rimorsi, sia per non essere riuscito a impedire il ferimento della donna amata sia per avere consegnato Jack alla mafia. Solo l’intervento del fedele maggiordomo Alfred convince Bruce a indossare nuovamente il costume di Batman. Il Cavaliere di Gotham sfida quindi Joker e lo sconfigge dopo una dura battaglia durante la quale il criminale rivela di essere Jack e lo mette alla prova buttandosi giù da un palazzo come abbiamo già raccontato nella citazione riportata in precedenza.
Supereroi | Fumetti | Semiotica | Narrativa | Letteratura comparata

Figura 47 - Copertina del numero 11 di Batman Confidential che contiene uno degli episodi della saga Lovers & Madmen (Michael Green e Denys Cowan)
In questo continuo alternarsi tra dramma e commedia le avventure del Cavaliere Oscuro si configurano sempre più decisamente come un’opera punk di una  commedia dell’arte postmoderna.

I nemici di Batman sono infatti ‘maschere’ di un Carnevale grottesco che trasfigurano satira ed umorismo in dramma e follia. 

Così al sadico clown Joker si affiancano numerosi altri personaggi che si configurano tutti come oppositori del Cavaliere Oscuro. Il Pinguino (prima apparizione in Detective Comics n. 58, in una storia di Finger, Kane, Robinson, e Roussos del Dicembre 1941) è un’altra delle maschera di questo carnevale punk:  tuba, monocolo e frac, l’onnipresente ombrello usato come arma di offesa e di difesa, ha senza dubbio l’aspetto di un personaggio di un’opera di Goldoni. Come molti degli antagonisti diBatman non ha superpoteri, solo una intelligenza viva e brillante che sfrutta per compiere i suoi affari criminali. Vive a stretto contatto con le famiglie mafiose che controllano Gotham (in particolare quelle di Carmine Falcone e Salvatore Maroni) e il suo potere deriva principalmente dalla sua conoscenza di qualsiasi cosa avvenga nel mondo del malaffare: non a caso lo stesso Cavaliere Oscuro lo utilizza a volte come informatore, senza nascondere il suo disprezzo per un uomo che fa dell’opportunismo senza scrupoli il suo stile di vita.
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